
Esaminazione delle risorse
Grazie alla competenza di un esperto, valuta i possibili investimenti tenendo in considerazioni ogni possibile variabile.
Benvenuti in un mondo dove la finanza agevolata diventa realtà! Con la nostra consulenza specializzata, ti accompagneremo alla scoperta di opportunità finanziarie a tua disposizione per realizzare i tuoi progetti.
Finanza agevolata: abbiamo sentito questo termine molto spesso, negli ultimi tempi, complice il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sì, insomma, sembra proprio che la finanza agevolata sia tornata di moda, citata da addetti ai lavori e non. Ma ovviamente non si tratta di un nuovo tipo di finanza o di un concetto post-pandemico!
Uno strumento ormai imprescindibile per le imprese per sostenere la competizione nazionale ed internazionale. Questo per motivi diversi, per esempio:
- Consente di rendere economicamente più sostenibili i piani di investimento che, altrimenti, avrebbero dei tempi di ritorno atteso decisamente più lunghi e sfavorevoli.
- A parità di costi e di condizioni del mercato o del settore, consente di guadagnare di più.
- Ricorrervi rappresenta un’importante vetrina in termini di reputazione, come avviene per le aziende che investono internamente in brevetti o marchi, ad esempio.
I requisiti di accesso alle agevolazioni possono variare in base alla tipologia, alle finalità del bando, alle regole poste dall’Ente gestore.
Va detto però che gran parte delle misure oggi sono rivolte alle PMI, con l’obiettivo di supportarne la crescita.
Altre agevolazioni sono invece destinate a grandi imprese, aziende in particolari situazioni (per esempio fondo investimenti per grandi imprese in crisi) o, ancora, a liberi professionisti.
Insomma è un’opportunità che si rivolge a una moltitudine di attori. E qui entra in gioco la questione dei fondi che possono essere erogati e che sono di due tipi: Fondi indiretti - strutturali e Fondi diretti.
Grazie alla competenza di un esperto, valuta i possibili investimenti tenendo in considerazioni ogni possibile variabile.
Vengono prese in considerazione quali possono essere le strategie migliori da attuare in uno specifico momento.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato redatto dal Governo italiano, ma ha dovuto subire un processo di valutazione e approvazione da parte della Commissione Europea. Il documento è stato definitivamente approvato il 13 luglio 2021 e l’importo totale è di circa 222 miliardi di euro. Questi fondi provengono da 2 strumenti principali: il Piano nazionale per gli investimenti complementari e il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, uno strumento di tipo comunitario che durerà fino al 2026.
Il PNRR ha come obiettivo quello di supportare la ripresa economica delle imprese in Italia; individua però anche delle missioni specifiche. In questo modo si indirizzano gli investimenti delle imprese in alcune direzioni particolari, per andare incontro allo sviluppo economico, oltre che ad alcuni standard di digitalizzazione e sostenibilità stabiliti a livello europeo.
Arrivato a questo punto, ti starai chiedendo: ma questo sostegno economico, come si traduce in favore delle aziende? Come possono le imprese accedere a questi fondi stanziati per loro?
Il PNRR, individua delle agevolazioni a cui le imprese possono accedere partecipando ai relativi bandi. È quindi prioritario, per le aziende, essere a conoscenza di quali sono i bandi e gli strumenti finanziari a loro disposizione.
Il Piano prevede incentivi molto interessanti, che sono:
-Transizione 4.0
-Turismo 4.0
-Rivoluzione verde e Transizione Tecnologica
-Startup e Venture Capital
-Fondo Impresa Donna
Il piano transizione 4.0 è sicuramente quello più importante tra quelli messi in campo dal PNRR. Si articola in 3 agevolazioni fondamentali, tutte nella forma di credito d’imposta. Troviamo il credito d’imposta per:
-Beni strumentali
-Ricerca e sviluppo, innovazione e design;
-Formazione 4.0
Con il piano Turismo 4.0 si intende fornire sostegno economico per il miglioramento delle strutture turistico-ricettive e i servizi turistici, promuovendo un’offerta basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi.
Gli interventi messi in atto in questo ambito sono i seguenti:
-Un credito d’imposta a favore delle strutture ricettive. Si agevolano investimenti finalizzati ad accrescere la qualità dell’ospitalità turistica del Paese, attraverso riqualificazione e aumento degli standard qualitativi, interventi diretti alla sostenibilità ambientale, miglioramento delle strutture ricettive italiane.
-Potenziamento del Fondo nazionale per il turismo, che è dedicato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico e alberghi iconici. Il fine è quello di valorizzare l’identità dell’ospitalità italiana e favorire così l’ingresso di nuovi capitali da parte di investitori privati.
-La creazione di una Sezione Speciale Turismo all’interno del Fondo Centrale di Garanzia con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito di giovani che intendono avviare la propria attività, ma anche imprenditori che gestiscono un’impresa esistente.
-Potenziamento del fondo BEI per il turismo sostenibile.
-La partecipazione del Ministero del Turismo al capitale del Fondo Nazionale del Turismo, per creare un fondo atto ad acquistare, rinnovare e riqualificare le strutture alberghiere italiane.
Uno degli atti più importanti della Rivoluzione Verde, perseguita con la missione numero 2 del PNRR, è stata l’istituzione del nuovo Ministero della transizione ecologica, che sostituisce il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
È stato anche istituito il Comitato Interministeriale per la transizione ecologica, che assicura il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica.
Le misure effettive a disposizione degli imprenditori in questo ambito non sono state ancora del tutto delineate. Tuttavia, i fondi saranno così spartiti:
-Circa il 38% andrà agli investimenti in costruzioni
-Il 23% sarà destinato agli incentivi alle imprese
-Mentre la percentuale restante verrà erogata a supporto di famiglie e mezzi di trasporto.
Nell’ambito della Missione numero 4, è prevista una specifica voce dedicata al finanziamento di start up. In particolare, è stata prevista una integrazione del Fondo Nazionale per l’Innovazione in modo da ampliare la platea di imprese innovative che possano beneficiare del Fondo Il PNRR ha anche evidenziato che, sebbene l’Italia abbia un terreno fertile per lo sviluppo di start up green, c’è una carenza nel trasferimento della ricerca scientifica in brevetti e business innovativi. Si è cercato quindi di intervenire in questo punto con l’introduzione del Green Transition Fund, un fondo dedicato a strategie di investimento nei settori green.
Nell’ambito della missione numero 5 è stato previsto uno strumento operativo definito Fondo Impresa Donna, ancora in fase di definizione, che ha lo scopo di:
-Sostenere l’imprenditoria femminile
-Stimolare la crescita e lo sviluppo di imprese a conduzione prevalentemente femminile già costituite
-Stimolare l’avvio di imprese femminile;
-Creare un contesto culturale favorevole tramite interventi nelle scuole e nelle università.